RUMIYAH CIOE' ROMA
Da settembre 2016 la propaganda dell'ISIS ha un nuovo web magazine, in molte lingue (inglese, francese, tedesco, russo, indonesiano e uiguru). Una versione più snella (36 pagine, invece che 80 ) di DABIQ, la rivista che "apparve" a metà del 2014 .
La nuova testata si chiama RUMIYAH , che in arabo classico, sta per "ROMA".
E' distributo dal Islamic State's Al-Hayat Media Center. E' stato pubblicato dopo l'uccisione, in Siria, di Abu Mohammad al-Adnani , il portavoce dell'ISIS.
Alcuni esperti ritengono che la nuova rivista - che mantiene una grafica simile a DABIQ - finirà per rimpiazzarla , dal momento che i ribelli sostenuti dalla Turchia hanno ripreso la città siriana dallo stesso nome che era in mano all'ISIS . RUMIYAH fa riferimento a una profezia islamica che prevede la caduta di Roma , dopo il collasso di Costantinopoli che conquistata dai mussulmani nel 1453 e chiama i militanti ad attaccare ed uccidere i kafir, cioè gli infedeli .
Pochi giorni fa, ai primi di ottobre 2016, Islamic State ha messo in rete il secondo numero del magazine in cui si sollecitano attacchi, all'arma bianca, con i coltelli contro gli infedeli .Nel testo degli articoli non ci sono riferimenti espliciti alla capitale italiana o alla cristianità.
Un articolo è intitolato“Just Terror Tactics.Il numero include un “Message from East Africa,” e un'analisi sull'attacco del 1 luglio 2016 all' Holey Artisan Bakery in Dhaka, Bangladesh dove sono rimaste uccise 22 persone, inclusi nove italiani e ferite altre 50.
Nel primo numero c'era una ampia dissertazione sul monoteismo e sulle delizie del Paradiso descritte agli aspiranti martiri.
Secondo gli analisti del Clarion Project la fuoriuscita di materiale propagandistico da parte del Califfato fa parte a pieno titolo della strategia dello Stato Islamico. "Vogliono dominare l'Islam, controllando la narrativa di ciò che è l'Islam, provocando l'Occidente ad uno scontro con i Mussulmani, cosicché gli stessi Mussulmani possano vedere nello Stato Islamico, il loro protettore" .
"Solo comprendendo cosa l'ISIS sta dicendo e cosa veramente vuole" , concludono , "si può essere meglio equipaggiati per destrutturare questa sua narrativa".