Papa in Egitto: notizie da Nowhere
Lunedi 3 aprile è stato reso noto dalla Sala Stampa Vaticana il programma della visita di in due giorni che alla fine di questo mese (28 e 29 aprile ) papa Francesco farà in Egitto. Il programma ha una particolarità: a parte la citazione degli aereoporti e del Palazzo Presidenziale a Heliopolis, dove avverrà l'incontro con il Presidente della Repubblica egiziana, Al Sisi, non è specificato nessun altro luogo.
"Notizie da nessun luogo" ("News from Nowhere", scriverebbe lo scrittore utopistico britannico William Morris). Andrea Tornielli su Vatican Insider ha sottolineato che il programma è privo dei luoghi dove avverranno gli incontri con il Gran Iman di Al Azhar Al Tayyeb , con il Patriarca Tawadros II, con il "papa " copto, oppure la Messa con i cattolici , e tutto il resto , "per motivi di sicurezza".
La sicurezza sarà senz'altro una cifra del prossimo viaggio papale, visto che l'Egitto è il crocevia delle contraddizioni del mondo arabo quanto all'uso della violenza in nome di Dio. E questa problematica sarà al cuore dell'incontro e dei discorsi sia del Papa che del Gran Imam dell'Università di Al Azhar , leader spirituale dell'Islam sunnita. Mentre proprio la Sunna è la tradizione islamica di riferimento dei terroristi prima di Al Quaeda, poi dello Stato Islamico e di Daesh.
A queste considerazioni di carattere geopolitico generale si è aggiunto però, dal punto di vista della sicurezza , un allarme generato da un fatto specifico . L’ultimo numero della rivista Rumiyah, il nuovo mensile dello Stato Islamico, pubblicato su web il 7 marzo scorso, nelle ultime settimane è stata oggetto dell’analisi dei servizi segreti. Non solo perché da settembre 2016) è l’house organ dello Stato Islamico, e per i riferimenti espliciti alla conquista di Roma (fin dal titolo ). Si tratta infatti di un numero quasi completamente dedicato alla lotta a coloro che sono “devianti”, a partire dagli imam.
E il segnale specifico per rapporto alla visita del Papa in Egitto è un articolo dedicato a Papa Francesco e al Gran Mufti del Cairo, di cui viene pubblicata la foto ufficiale del loro primo incontro avvenuto il 26 maggio 2016 in Vaticano.
Nell'articolo viene anche propagandato un video - in cui si inneggia alla lotta agli imam revisionisti - in cui si vede appunto il Gran Imam di Al Azhar, Aḥmad al-Ṭayyib, che abbraccia Papa Francesco nel corso di quella visita di un anno fa.
Il punto è che dell'incontro in Vaticano tra Francesco e Al-Ṭayyib, gli attivisti dello Stato islamico non avevano mai scritto prima ( eppure sono passati già dieci mesi). Inoltre la rivista Rumiyah è stata postata in rete il 7 marzo , quando la visita del Pontefice al Cairo non era stata ancora annunciata . L'annuncio ufficiale è stato dato, senza i dettagli del programma, il 18 marzo scorso.
Il papa stesso aveva accennato alla possibilità del viaggio in un 'intervista a Die Zeit pubblicata però il 9 marzo (due giorni dopo, quindi, la pubblicazione del numero 7 di Rumiyah).
L'intervista era stata rilasciata il 24 febbraio a casa Santa Marta. Ma era stata immediatamente preceduta (mercoledì 22 fino a giovedì 23 febbraio) , dalla partecipazione del presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran, ad un seminario presso l’Università di Al-Azhar. Tema dell'evento è stato : "The role of al-Azhar al-Sharif and of the Vatican in countering the phenomena of fanaticism, extremism and violence in the name of religion" . Esito di quel seminario anche la possibilità di un viaggio di Francesco.
Quindi l'uscita su web di Rumiyah il 7 marzo,conferma che al Cairo, Daesh, lo Stato islamico ha orecchie molto sensibili.
Di qui l'innanzamento delle misure di sicurezza per il Papa.