IOR: DALLO STATUTO ALLE NOMINE
Ci sono due modi di leggere il nuovo Statuto dello IOR, promulgato da Papa Francesco sabato 11 agosto. Il primo, e più ovvio, è comprendere l‘architettura legale che emerge dal testo e che in gran parte è la sistematizzazione di cambiamenti avvenuti a partire dal 2013. L’ istituzionalizzazione ad esempio del revisore esterno ( cancellando il collegio sindacale di tre ) visto che lo IOR, questa è stata la spiegazione, non è una banca. Ma il revisore esterno c’è sempre stato, i bilanci sono stati certificati da decenni ( lo ha fatto Deloitte e prima ancora Coopers and Lybrands). C’è poi da considerare che la figura del prelato dello IOR diventa obbligatoria, attento all'applicazione delle norme etiche degli investimenti, mentre l’stituto e suoi dipendenti saranno soggetti anche alle norme di diritto canonico. Nel chirografo papale infine l’istituto viene definito come Istituto per le opere “ di religione e di carità” , disegnato a immagine del pontificato della Misericordia. Soprattutto si rafforza la figura del Direttore (che si chiamerà generale, secondo la dizione comune del diritto societario) visto che la sua nomina potrà essere a tempo indeterminato, con il limite dei 70 anni di età ( che si può ritener congrua per un amministratore operativo) e potrà avere un vice che però nel Chirografo papale risulta essere solo “eventuale” ( anche per evitare la creazione di diarchie, snellire la catena di comando e la struttura dei costi). Inoltre il nuovo regime di esclusiva professionale per tutti i dipendenti, metterà al riparo da conflitti di interesse. Il Dg , in caso di nomina a tempo determinato, può essere rinnovato una sola volta. Proprio queste caratteristiche del Dg, ci permettono di passare al secondo piano di lettura del nuovo Statuto dello IOR. Esse calzano a pennello con la figura dell’attuale Direttore , Gian Franco Mammi, una lunga carriera interna ( dal 1992) nominato da Papa Francesco nel 2015, a 59 anni, con una comunicazione diretta del Pontefice che si recò nel Consiglio d’amministrazione dello IOR. In base alle nuove norme che dureranno ad experimentum per due anni, Mammì potrà essere rinnovato ( e’ nel suo quarto anno di mandato su cinque) e potrà rimanere vertice fino ai suoi 70 anni. Mammî, calabrese di Siderno infatti gode della più totale fiducia di Francesco che lo ha conosciuto quando era a Buenos Aires. Lo IOR ha sempre avuto uno stretto legame con l’Argentina: aiutò nella sistemazione dei problemi finanziari della Diocesi che portato fino all ‘arresto dell’allora segretario del cardinale Quarracino ( coinvolto nello scandalo dei banchieri Trusso, il cui capostipite era stato nominato da Roberto Calvi capo dell’Ambrosiano di Argentina ) .In particolare Francesco ha apprezzato Mammì nel corso degli anni in cui è stato cardinale di Buenos Aires ( 1998- 2013) quando Mammì gestiva le successioni di beni in favore dello IOR. Qualcuno si è chiesto perché la pubblicazione del nuovo statuto e’ avvenuta in pieno agosto. Le nuove norme sono state approvate dalla Commissione cardinalizia di controllo il 28 giugno, e il Papa ( in vacanza a luglio) le ha firmate l’8 agosto. Esse adesso sono in vigore e sarà possibile presto rinnovare la cariche. Il Presidente, il francese Jean Baptist de Fransuu ha compiuto il suo mandato quinquennale il 7 luglio, e bisognerà nominare almeno un altro componente del board : in carica sono in sei, il nuovo statuto ne prevede 7 ( annotare che dal 2014 non è presente nel board nessun italiano). Un consiglio di sovrintendenza,cioè il consiglio d’amministrazione o board, composto da 7 membri e non 5 ( come prevedeva lo Statuto del 1990) , rende le maggioranze necessarie per governare la cosiddetta “banca vaticana “ più condivise e blindate. Anche la Commissione cardinalizia potrebbe essere almeno parzialmente rinnovata. E se una conferma della presenza del Cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e’ assolutamente scontata , potrebbe entrare il cardinale Camerlengo, cioè quello che regge la Sede Vacante in vista del futuro Conclave . Si tratta di una figura che normalmente siede nella Commissione sullo IOR, IL Camerlengo oggi è l’americano Kevin Joseph Farrell . I membri della Commissione rimarranno in carica per cinque anni e potranno essere rinnovati una sola volta. Anche il Prelato ( in carica dal giugno 2013, monsignor Battista Ricca ) sarà in carica per cinque anni e potrà essere rinnovato una sola volta. In conclusione, il nuovo Statuto stabilisce le regole per le nuove nomine. E la sua approvazione vuol dire che esse potrebbero essere imminenti, nella cornice generale del nuovo assetto del Consiglio dell’Economia, il cui prefetto cardinale George Pell dopo circa due anni di sospensione ( per il processo per pedofilia in Australia in cui è stato condannato a sei anni di carcere, e per cui si attende nei prossimi giorni l’esito del processo d’appello ) ha cessato l’incarico nel febbraio 2019.