AMEN di M.Antonietta Calabrò
Comunque vada, il sistema della “terza banca vaticana” non esisterà più
Nessun altro scandalo finanziario vaticano precedente aveva provocato un cambiamento istituzionale così profondo come quello sulla compravendita del palazzo di Sloane Avenue 60 a Londra. Comunque finirà, è già finita. Comunque finirà il processo per l’ultimo scandalo vaticano, quello relativo alla compravendita del palazzo di Londra a Sloane Avenue 60. È iniziato da meno di un anno e le sue udienze procedono con interrogatori che gli imputati cercano di innalzare a valore di ‘ testimoniaze’. Mentre poco meno di cento milioni di euro, sono sotto sequestro in particolare in Svizzera a seguito di rogatorie vaticane che hanno avuto successo.
Ebbene, comunque finirà il processo, che venga condannato uno solo degli imputati o tutti e dieci (dal cardinale Angelo Becciu, alla signora Cecilia Marogna, dal finanziere Raffaele Mincione al broker Gianluigi Torzi, da l‘ex presidente AIF, René Bruelhart all’ex direttore generale Tommaso di Ruzza, dal funzionario Fabrizio Tirabassi all’ex segretario di due sostituti monsignor Carlino, e così via) il punto vero è che il sistema emerso dalle indagini, semplicemente non esisterà più. Anzi non esiste già più dal 5 giugno 2022, giorno in cui è entrata in vigore la riforma della Curia, voluta da Papa Francesco, che ha cancellato l’enorme potere anche finanziario della Terza Loggia, cioè la Segreteria di Stato.
Il sistema della cosiddetta “terza banca vaticana” che era il “tesoretto” della Segreteria di Stato assieme all’Obolo di San Pietro, il sistema messo in piedi dagli “insiders” che secondo gli ispettori europei di Moneyvall, una volta “ripulito“ lo IOR a seguito delle denunce internazionali, a cominciare dalla Banca d’Italia, sono diventati il vero rischio per la trasparenza finanziaria di Oltretevere.
Nessun altro scandalo finanziario vaticano precedente, neppure quello finito sotto il ponte dei Frati neri di Londra, quarant’anni fa, con l’assassinio di Roberto Calvi (a proposito per una coincidenza della storia l’ultima dimora di Calvi, il Chelsea Cloister è ha poca distanza da Sloane Ave 60) avevano provocato un cambiamento istituzionale così profondo. Niente di ciò era avvenuto nemmeno dopo il primo Vatileaks (anche tenendo conto della rinuncia di Benedetto XVI) e neppure dopo il secondo Vatileaks.
Qualcosa di degno del romanzo di Tommasi di Lampedusa, “Il Gattopardo”, aveva permesso la sopravvivenza di poteri forti all’interno delle Sacre Mura. Poteri con solidi agganci innanzitutto nel nostro Paese e con alcune sponde politiche interne ed estere.
Per ripercorrere i fatti, per focalizzare protagonisti e comprimari del processo vaticano in corso che ha preso l’avvio dopo due denunce interne (del Revisore generale e dello IOR) è utile il libro appena uscito in libreria di Massimiliano Coccia, collega dell’Espresso, il primo giornalista a seguire il caso con le sue indagini, utile anche per contrastare una narrativa edulcorata sulla vicenda. Il titolo è significativo: “Amen”.
Seconfo l Enciclopedia Treccani “Amen “ deriva dalla radice semitica 'mn col senso "sostenere, esser saldo", quindi "esser sicuro, certo, veritiero", ecc. Nella Bibbia è usato per lo più avverbialmente, sia per confermare ciò che altri ha detto ("sicuro! certo!"), sia per dare enfasi alla propria asserzione ("in verità! con sicurezza!"); qualche volta ha pure un significato ottativo, esprimendo il desiderio che avvenga ciò che si è detto.
“Amen“, perché, appunto, comunque finirà, è già finita. E nulla potrà tornare come prima.
Articolo pubblicato su Huffpost.it il 20 giugno 2022
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