CASO DOSSIER: SPUNTANO LA CHIESA, IL PAPA PRO BONO E IL “BRACCIO DESTRO DI PUTIN”
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- 30 ott 2024
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Cecilia Marogna aveva parlato di un numero due del Cremlino in una memoria difensiva nel maggio 2022. Pochi mesi dopo l’ex poliziotto Carmine Gallo e altri due inquisiti cominciano ad interessarsene nella sede di Equalize. Il Report è pronto nel gennaio 2023. Poi entrano in campo gli israeliani
di Maria Antonietta Calabrò
29 ottobre 2024
La poderosa informativa dei Carabinieri (3886 pagine) depositata il 28 giugno 2024, che ha dato il via all’inchiesta della Procura di Milano sui cosiddetti “dossieraggi”, sintetizza una conversazione del dicembre 2022 "tra le tante captate sul tema 'Russia' e degli attacchi hacker in Italia", all’interno del gruppo al centro dell'inchiesta della Dda di Milano. Si "discute sulle proprie attività d' intelligence sul tema e sui ricavi che ne può ottenere anche in relazione ad un mandato che asseriscono provenga direttamente dalla Chiesa". In realtà, l’ intercettazione ambientale che si svolge nell’Aula didattica di Equalize (trascritta integralmente a pagina 2383 dell’informativa ) è molto più specifica. Il 16 dicembre 2022 , alle 9 e 36 del mattino , parlano Carmine Gallo , l’ex poliziotto mente di Equilize sta parlando con Nunzio Samuele Calamucci, il braccio operativo in grado di operare i dossieraggi , e Massimiliano Camponovo, un’altro dei segnalati in quanto accusati di aver commesso reati. Lo scambio tra i tre è quello che segue :


Calamucci a gennaio 2023 torna a parlare dell’incarico sul “braccio destro di Putin” mostrando a Gallo le potenzialità di un nuovo software, ma non c’è nessuna evidenza di utilizzo in questo caso di banche dati pubbliche italiane, n’è di accessi al Viminale: “C’è questo strumento qua - afferma - …Non so se ti avevo fatto vedere il report, quello che gli ho consegnato oggi per la Chiesa… questo è… è il famoso oligarca russo! Gli ho ricostruito tutto, compresi gli asset, le proprietà che ha, che ha sua moglie e via dicendo, le banche e tutti i documenti originali che ci hanno chiesto, perché si vede che li devono sanzionare o qualche cagata del genere… mi chiedono di fare una call…”.
Che il Vaticano possa imporre sanzioni a un esponente russo tuttavia è assai difficile da credere. Del resto dire Chiesa, Enti ecclesiastici o magari Vaticano vuol dire tutto e niente.Quindi la domanda successiva è : chi in Vaticano ha richiesto gli accessi e per quale motivo?
Una storia relativa al “braccio destro di Putin” era risuonata pochi mesi prima della conversazione intercettata e qui sopra trascritta. Era il 16 maggio 2022, durante il il processo vaticano per la compravendita del Palazzo di Sloane Avenue. Fu in quell’occasione che venne depositato un memoriale da parete di Cecilia Marogna la cosiddetta dama del cardinale Becciu, che - come riporto nel capitolo “Le spie che non esistono” del mio nuovo libro “IL TRONO E L’ALTARE” “bazzicava in Vaticano dal 2016 “ , con un incarico formalizzato con una lettera di Becciu, del novembre 2017, e che per sua stessa ammissione (intervista a Report del 2021, depositata agli atti del processo vaticano, aveva il compito di preparare dossiers su alti prelati e le loro presunte condotte immorali, in collegamento, come disse con i servizi segreti internazionali,anche quelli deviati. Come hanno confessato nelle intercettazioni gli uomini di Equalize.
Ebbene, in coincidenza con il primo interrogatorio del cardinale Angelo Becciu davanti al Tribunale presieduto da Giuseppe Pignatone, nel maggio 2022 , la Marogna sostenne nel suo memoriale che lei e Becciu erano anti russi, e che per questo avevano preferito appoggiare, il generale Luciano Carta alla guida dell’Aise, invece del generale Giovanni Caravelli, legato all’imprenditore nel campo della sicurezza Ugo Bassi. Scelò anche l’identità di due emissari russi amici di Bassi: “Goloshchapov Konstantin Veniaminovich e Lukjanov Vladimir Nikolayevich”. Bassi, proseguì Marogna, “mi specificò anche che Nikolayevich era il numero due della Federazione Russa e che ricopriva il ruo- lo di Direttore esecutivo del ‘Sits’ (Centro per le informazioni e analisi delle situazioni strategiche)”. La donna parlò dell’interesse dei due personaggi per un presunto conto IOR relativo a Putin , il “trust Imperial”. E dell’interesse di Putin per avere permanentemente in Russia le reliquie di San Nicola conservate a Bari.
Quel che è certo, inoltre è che nell’autunno-inverno del 2022 (periodo cui si riferiscono le intercettazioni trascritte dai Carabinieri di Varese) il processo vaticano era arrivato ad un tornante decisivo. Il 30 novembre 2022 avvenne l’attesissimo interrogatorio in Aula di monsignor Perlasca, il cosiddetto “supertestimone” contro Becciu. Lo stesso giorno era deflagrato il caso delle chat tra l’amica di Perlasca Genoveffa Ciferri e Francesca Immacolata Chaouqui , su cui il Promotore Diddi ha aperto un’indagine. Il 13 gennaio 2023 avvenne la deposizione della Ciferri, informatrice a suo tempo del DIS, e della Chaouqui che affermò di conoscere anche lei come la Marogna, Ugo Bassi , l’imprenditore , che avrebbe presentato a Marogna e a Becciu i due russi, tra cui il braccio destro di Putin.
Il 16 febbraio era stato programmato confronto tra Ciferri e Chaouqui relativo ai whatapp fissato e poi saltato per decisione del Presidente del Tribunale Giuseppe Pignatone.
Ed è a febbraio che il Vaticano viene evocato anche nell’affare con gli israeliani da parte del gruppo Equalize. E un presunto passaggio di dati al Vaticano.

Nell’informativa Dei Carabinieri l’unico monsignore citato con nome e cognome è monsignor Palombella presuntivamente coinvolto nelle questioni coniugali di Alex Britti. Palombella, nominato da Ratzinger nel 2010, si è dovuto dimettere nel 2019 dal Coro della Sistina a seguito di una storiaccia di trasferte newyorkesi del coro , mentre venne aperta un’indagine della magistratura vaticana. Nel 2021 assunse l’incarico di direttore della Cappella musicale del Duomo di Milano.
UNA PREMESSA
Il maxi documento parte da una Premessa-introduzione che ha che fare con la Storia, la storia d’Italia: “I fatti - scrivono i Carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Varese - che in parte si riepilogheranno nella presente richiesta all’Autorità Giudiziaria (doverosa e necessaria per la gravità e la reiterazione dei fatti reato, nonché per il quantitativo elevato di elementi probatori ed indizi gravi e concordanti acquisiti sul conto degli indagati) hanno molte analogie con vicende storiche del nostro Paese quali il c.d. “Scandalo Telecom-Sismi” o le più recenti indagini legate all’imprenditore siciliano MONTANTE o al software spia “Eye Pyramid” a dimostrazione che “la storia si ripete sempre due volte” e più.
La prima vicenda vide come principale protagonista Giuliano Tavaroli ( nei cui confronti furono spiccati diversi ordini di cattura tra il 2006 e il 2007) . La seconda ha portato all’arresto e alla condanna dell’ex vicepresidente di Confindustria, con delega alla legalità, Antonello Montante, condannato in appello a 8 anni di carcere, nel luglio 2022 , sentenza depositata il 21 novembre dell’anno scorso.
La terza vicenda ha coinvolto i fratelli Occhionero che furono arrestati nel gennaio 2017. Nella vicenda di Occhio nero fu bersaglio anche il Vaticano durante la transizione tra il Pontificato di Benedetto e Francesco e alcuni uomini nuovi delle finanze vaticane come l’attuale Presidente dello IOR, Franssu
Cosa è in sostanza questa inchiesta che sta “sconvolgendo l’Italia?” .
Lo spiegano gli stessi Carabinieri . “Si relazionerà in merito all’utilizzo ed alla mercificazione delle informazioni acquisite da un gruppo di persone che ha come proprio scopo principale il potere ed il denaro; si parlerà di come gli stessi effettuino dossieraggio a scopo informativo e strategico ma soprattutto ricattatorio per incidere su società quotate, sul loro management e sulle decisioni strategiche d’importanti gruppi economico finanziari ed industriali del Paese nonché di come siano in grado di incidere nelle vicende private di ignari cittadini turbando anche l’attività giudiziaria. Quanto qui esposto rappresenta una piccola “quota parte” del materiale probatorio ad oggi raccolto e delle evidenze in relazione ad un più ampio e “complesso sistema criminale interconnesso” che abbraccia la Storia recente d’Italia. “
Potere e denaro, dunque.
La premessa termina con la citazione finale di una frase di Agnese Borsellino, sorella del magistrato ucciso in via D’Amelio: “Questo Paese è inamovibile finché resterà un Paese di ricattati e ricattatori”.
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