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LA STORIA DEL FASCISMO ATTRAVERSO QUELLA DI UN MATRIMONIO CHE LA SACRA ROTA NON VOLLE MAI ANNULLARE.



L'unica biografia esistente  del Capo delle Camicie nere, Attilio Teruzzi, che guidò , il 27 ottobre 1922, giusto cent’anni fa, la Marcia su Roma , è quella scritta da una storica della Columbia University , Victoria De Grazia, cui la famiglia della moglie di lui un‘ americana, ed ebrea, Liliana Weinman, importante cantante lirica dell’epoca, ha affidato carte, lettere, foto personali e ricordi familiari. E soprattutto la documentazione del processo rotale che Teruzzi intentò per ottenere l'annullamento del loro matrimonio.

Il personale , mai come in questo caso, diventa politico. E getta un faro sulla storia del gerarca che fu sottosegretario al Ministero dell’ Interno nel momento in cui la violenza squadrista uccise Giacomo Matteotti. Governatore della Cirenaica dove portò la “missione civilizzatrice italIana”, ricostruendo Benghazi, e distruggendo la cultura indigena. E infine collaboratore dei nazisti e del capo della Gestapo Heydrich.

Quando scattarono le leggi razziali lui tentò di farsi annullare il matrimonio cattolico con Liliana celebrato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e cui aveva partecipato lo stesso Benito Mussolini.

Liliana era ricca, americana , donna di cultura e quindi nella prima fase del fascismo, stava lì a dimostrare la modernità di Teruzzi e del regime.

In un secondo tempo, questo non andava più bene . E l’uomo-nuovo prese come avvocato rotale il fratello del segretario di stato vaticano, Eugenio Pacelli futuro pontefice Pio XII, Carlo Pacelli ma non gli riuscì lo stesso di ottenere l’ annullamento e anche i suoi ricorsi in appello ( avvenuti dopo la fine della Seconda guerra mondiale ) non ebbero successo.

La cantante lirica subì un vero e proprio character assassination. Dalle carte del processo rotale emergono i presunti fatti che avrebbero dovuto sciogliere il legame nunziale, secondo il gerarca: non era vergine al matrimonio, aveva avuto amanti, essendo ebrea non poteva contrarre matrimonio cattolico valido...eccetera.

Teruzzi impedì a Liliana ( riparata negli USA già nel 1938, l'anno stesso delle leggi razziali, ma che non volle mai divorziare) di rivedere la loro figlia, Mariceli.

E Mussolini non rispose mai alla lettera in cui Liliana, come madre disperata, lo implorava di permetterle di poterla riabbracciare. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, Teruzzi sfuggì miracolosamente all’esecuzione . Incarcerato, nel 1950 venne liberato dal carcere di Procida.

Ma morì subito dopo per un attacco cardiaco.

Un giornale italiano perse la causa intententata da Liliana, perché aveva descritto come moglie di Attilio, la nuova compagna di Teruzzi, che anche lei gli aveva dato una figlia e anche lei era straniera.

Così come i successi alla Scala di Liliana negli anni Venti e Trenta, anche le vicende familiari di Teruzzi tennero banco a guerra finita sui giornali e rotocalchi.

La famiglia di lei ha consegnato tutti i documenti della relazione tra i due e dei ricordi di lei al seguito di quel marito per cui aveva abbandonato la sua carriera di cantante lirica, diventato uno dei massimi esponenti dell' Italia fascista, alla storica De Grazia autrice di altri bestseller tra cui “ How fascism ruled women” .

La tesi del libro ( Harvad University Press, 517 pagine ) è che un “ un uomo decente”, un militare decorato della prima guerra mondiale, può trasformarsi in “un perfetto fascista”, l’ uomo “nuovo” del regime, un esponente esemplare di quello che Pietro Calamandrei e Claudio Pavone hanno descritto come la “sistemica doppiezza” di “ un regime di menzogne” che hanno caratterizzato “ le due facce indissolubili del totalitarismo”. Visto che come scrive la de Grazia " fascisti non si nasce, si diventa". La traduzione italiana del volume pubblicato nel 2020 è uscita nel settembre 2022 da Einaudi.

Il testo arricchisce la nostra conoscenza dei miti di mascolinità , virilità e onore nella cultura fascista in Italia e rivela come l’ ideologia corrompe la verità, come la l’ambizione smodata distrugge l’anima e come la vanità della supremazia del maschio bianco e’ superiore alle emozioni per cui anche l’amore - come ha scritto Sonia Purnell - diventa un affare di Stato.

Secondo Caroline Moorhead sul Wall Street Journal “ Teruzzi è un precursore di tutti i politici illiberali fino ad oggi “.

Da questo punto di vista “ Il fascista perfetto” e’ un libro assolutamente necessario che venga letto nell’ Italia,nell’Europa e gli Stati Uniti di oggi .

Ma dimostra anche che nel suo caso la Chiesa cattolica non si fece addomesticare da un un così grande potere e rese giustizia ad una donna americana ed ebrea che resistette sempre allo scioglinento del suo matrimonio, supportata anche dalla Curia della Diocesi di New York. Per quanto paradossale potesse essere per lei il suo matrimonio cattolico con un gerarca fascista, antisemita e in guerra contro gli Stati Uniti,

i giudici ecclesiastici, " avendo solo Dio davanti agli occhi, e dopo aver invocato Cristo, " infatti decisero che " LA NULLITÀ DEL MATRIMONIO IN QUESTIONE NON E' STATA PROVATA".

Senza gli atti del processo rotale questo libro probabilmente non sarebbe esistito o quanto meno non sarebbe stato lo stesso, svelando l'intima doppiezza di un uomo chiave del regime.


Update di un articolo pubblicato su Huffpost.it



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