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LE SANZIONI AL CARDINALE BURKE

Incontro di Bergoglio con il cardinale Burke, colpito da sanzioni canoniche non per essere “nemico “ di Francesco, ma per essersi schierato contro l’autorità del Pontefice.


di Maria Antonietta Calabrò


Città del Vaticano 1 gennaio 2024


Il 29 dicembre 2023 , giorno in cui la Chiesa venera San Tommaso Becket  arcivescovo inglese ucciso nella Cattedrale di Canterbury nel 1170 perché pur essendo Lord Cancelliere del Re, preferì rimanere fedele al Papa, e per questo fu assassinato, Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Raymond Leo Burke, al rientro dagli Stati Uniti. Lo ha riferito il Bollettino della sala stampa vaticana, quindi in forma ufficiale, ma senza nessun dettaglio. Burke, americano, è uno dei cardinali maggiormente critico nei confronti dell’attuale pontificato. Ma si è spinto fino ad “attaccare” il Papa e a cercare di minarne l’autorità.

Il colloquio è stato breve. Ed era il primo colloquio in sette anni. In tutto quindici minuti. Da alcuni è stato definito "complesso". Si è in realtà limitato allo scambio di auguri natalizi e al fatto che il Papa ha confermato personalmente a Burke quanto gli era già stato notificato formalmente dal Vaticano a fine novembre . E cioè che nei suoi confronti erano scattate sanzioni penali canoniche

Lo scorso ottobre, il cardinale aveva partecipato ad un evento pubblico per mostrare la sua contrarietà al Sinodo di tutti i vescovi del mondo voluto da Papa Francesco, e che tornerà a riunirsi in Vaticano nell’ottobre 2024: una specie di mini Concilio sulle strade da intraprendere per la nuova evangelizzazione.

Burke nel convegno “La Babele sinodale " aveva tuonato .”Le pecore dipendono dal coraggio dei pastori che devono proteggerle dal veleno della confusione, dell'errore e della divisione", aveva tuonato il porporato statunitense proseguendo: "Ci viene detto che la Chiesa che professiamo, in comunione con i nostri antenati nella fede fin dai tempi degli Apostoli, di essere una Santa, cattolica e apostolica - deve ora essere definita dalla sinodalità, un termine che non ha storia nella dottrina della Chiesa e per il quale non esiste una definizione ragionevole. Si tratta ovviamente di una costruzione artificiale, più simile a una costruzione umana che alla Chiesa costruita sulla roccia che è Cristo”. Come dire che il Papa non è ancorato a questa roccia. E se si vuole mettere in questione l’autorità del Papa è profondamente contraddittorio per un conservatore.

San Tommaso Becket, il vescovo martire, ebbe invece a dire : “Tutte le questioni importanti che emergono nel popolo di Dio, sono portate al giudizio di Pietro, nella persona del Romano Pontefice”. 

Dopo l'udienza Burke non ha voluto pubblicamente commentare l’incontro in Vaticano con Francesco , il suo segretario ha respinto richieste di dichiarazioni da parte di molti media. Solo una battuta è stata registrata dopo il colloquio: “ Sono ancora vivo”. 

A fine novembre era stato al centro di indiscrezioni secondo le quali sarebbe sotto sanzioni canoniche da parte del Papa , e invitato a lasciare l’appartamento vaticano di servizio e lo "stipendio" da cardinale, il cosiddetto "piatto cardinalizio".

Papa Francesco in prima persona aveva confermato la decisione presa nei confronti di Burke per iscritto in una nota scritta di risposta al suo biografo Austen Ivereigh , martedì sera, 28 novembre 2023 . Il testo faceva chiarezza  della confusione mediatica  che si era scatenata al riguardo . Francesco ha aggiunto significativamente che le sanzioni non erano per una questione personale: "Non non mai usato la parola "nemico" o il pronome "mio" . Ho semplicemente annunciato il fatto alla riuniune dei capi dicastero , senza dare specifiche spiegazioni" che erano state invece riportate su Ap e Reuters e sul Corriere della Sera.  Di Burke sanzionato perchè "mio nemico" aveva scritto in particolare  il sito conservatore "La Bussola quotidiana " che aveva lanciato per primo la notizia.

Così si è appreso che alla riunione dei Capi discastero del 20 novembre 2023 era stata “notificata” la sanzione (penale) canonica che prevede la privazione della remunerazione ecclesiastica (stipendio e casa) per i vescovi che dissentono dal magistero del Papa. Poiché solo dalla comunione con il Papa traggono la loro autorità, in base al canone 1336 §3, 5°. Sui cardinali il Papa esercita una potestà diretta.


Update dell'articolo pubblicato sull'Huffpost.it

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