PAPA FRANCESCO, IL PIFFERAIO AMERICANO, E LA GUERRA PER IL FUTURO CONCLAVE

La chiamata, dal bestseller Robert Harris, era arrivata in Vaticano all improvviso : “E’ un romanzo, ma il mio progetto è estremamente serio, potete aiutarmi?” Era la fine di agosto 2015 e Harris chiedeva un sopralluogo all’inizio di settembre di mattina presto, quando ancora turisti e pellegrini non invadono le Sacre Mura. Voleva visitare: la Domus Santa Marta (dove vive Papa Francesco, dove i cardinali soggiornano durante il Conclave), gli uffici di alcuni cardinali tra cui quelli del Decano del Sacro Collegio, del Segretario di Stato, la Basilica di San Pietro, i giardini vaticani e naturalmente la Cappella Sistina. Ricordo di essere rimasta molto sorpresa dall’argomento della sua ricerca – il Conclave - visto che Francesco era stato eletto Papa da poco più di due anni, anche se era stato lo stesso Francesco a dire che il suo Pontificato sarebbe stato breve, tre, massimo cinque anni. Già dieci anni fa, insomma, voci in tutto il mondo davano per certo Francesco fosse molto malato e probabilmente sarebbe morto presto. Ma un vecchio proverbio italiano sostiene che se ti auguri la morte di qualcuno, gli allunghi la vita. Così quando il romanzo di Harris venne pubblicato nel 2016 una Nota dell’Autore precisò che “nonostante alcune superficiali somiglianze, il defunto Santo padre descritto in “Conclave”, non intendeva ”essere il ritratto dell’attuale Papa”.
La disinformazione di un Papa in punto di morte, e se proprio non gli riesce di morire, comunque pronto a dimettersi, ha colpito Papa Francesco per tutti gli anni del suo pontificato, a cominciare dal dipanarsi delLo scandalo Vatileaks2. Ed è tornata a soffiare furiosa nei giorni scorsi. A portarla alla luce è stato lo stesso Francesco che alla premier Giorgia Meloni, in visita al Gemelli, ha rivelato:” C’è chi ha pregato che morissi, ma il Padrone mi ha lasciato qui”.
Le speculazioni sulla salute di Francesco, dopo l’acme del 2015, sono cresciute ancora a partire dall’estate 2021 (in concomitanza con gli scandali finanziari vaticani) e adesso che il Papa è ricoverato, con le gravi tensioni con la nuova amministrazione Trump, dopo la nomina a fine dicembre di un ambasciatore presso la Santa Sede, Brian Burch, presidente di Catholic Vote, che appoggia la destra episcopale americana, apertamente ostile a Francesco e che intervistato da New York Times ha sottolineato che l'ormai 88enne pontefice non sarebbe stato in carica a lungo e che il prossimo papa doveva "chiarire la confusione dell'era di Francesco”.
Prima che la sua salute peggiorasse, Francesco ha preso un’iniziativa senza precedenti con una Lettera ai vescovi americani in cui li appoggia contro le politiche migratorie di Trump , aggiungendo uno straordinario rimprovero al vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, cattolico “della Chiesa della Resistenza” benedetta dall’arcivescovo scismatico Carlo Maria Viganò. L’intervento papale ha scatenato la furia della Casa Bianca, sollevando la prospettiva di una battaglia di successione altamente politicizzata se Francesco dovesse morire, o, dimettersi. Pronta ad utilizzare la destra curiale, capitanata dal cardinale tedesco Muller che è uscito allo scoperto sul Corriere della Sera per dare appoggio a Trump e Vance.
Uno scontro così clamoroso tra il Trono e l ‘Altare, ha un solo precedente: quello tra Giovanni Paolo II e l’Unione Sovietica, nel Novecento. Finì con un attentato e il crollo del Muro.
Adesso il pifferaio magico della disinformazione ha ripreso forte a suonare. Sono passati dieci anni il thriller di Harris, “Conclave” è un film che tra pochi giorni, farà man bassa di premi la notte degli Oscar.Ed è estremamente istruttivo: “E’ un Conclave!” afferma il Decano, cardinale Lawrence, “ No è una guerra” gli risponde il cardinale Bellini interpretato da Stanley Tucci. “. Ecco, una guerra.
Articolo pubblicato il 22 febbraio 2025 su IL FATTO QUOTIDIANO
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