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RIVEDERE OGGI IL FILM EXODUS E SCOPRIRE QUANTO SIA ATTUALE.

Idue fotogrammi sono tratti dal film "Exodus" ( MgM 1960) con Paul Newman nella parte di Ari, in questi giorni in programmazione su Prime Video


di Maria Antonietta Calabrò


"… i morti condividono sempre la terra in pace. Ma non è sufficiente. È ora che ci provino anche i vivi…"


La scena finale del film “Exodus“ di Otto Preminger (quella meno ricordata e che sembra descrivere quello che sta accadendo) è quella della sepoltura di un giovane capo di un villaggio arabo e di una ragazzina ebrea danese arrivata dall’Europa sulla nave Exodus .A seppellire Taha e Karen nella nuda terra della nuova nazione di Israele appena proclamata nel 1948 dall’Onu è l'amico di entrambi, il protagonista del film , Ari Ben Canaan, il ribelle che ha organizzato l’arrivo della nave, capitano decorato della Brigata ebraica dell'Esercito britannico.

Taha era stato appena impiccato dalle squadre del Gran Mufti di Gerusalemme organizzate da un ex ufficiale nazista, e lasciato appeso con la stella di David incisa sul petto, perché aveva messo in guardia gli ebrei di un imminente pericolo , visto che che il nazista si era scagliato contro “quei signori a Flashing Medows che si definiscono le Nazioni Unite” e gli aveva confidato l’intenzione di agire “fino a che l’ultimo ebreo in Palestina non sarà sterminato. Il Mufti è stato nostro ospite durante la guerra, ora che io e i miei amici siamo suoi ospiti gli abbiamo offerto la nostra esperienza su come trattare gli ebrei”.

Subito dopo , poche ore prima dell'assassinio di Taha ( la sera stessa della proclamazione dello Stato di Israele ) si svolge un colloquio drammatico tra Taha e Ari ,amici fin dall'infanzia .

Taha : “Tu hai guadagnato la libertà e io ho perso la mia.”

Ari:  “Non siamo mai stati liberi, tu e io, tutta la vita siamo stati sotto gli inglesi ora saremo entrambi cittadini del libero Stato di Israele, il voto dell’Onu lo garantisce. “

Taha: “Le garanzie sono un a cosa e la realtà è un’altra. Ora che le mie terre sono divineute parte di Israele…"

Ari : "Ma sono sempre le tue terre."

Taha: “Sono in minoranza “

Ari : “Siamo sempre stati amici in questa valle. Minoranza o maggioranza non importa ."

Taha : "Se non importasse mi devi dire perché avete combattuto tanto..."

Ari : " ma perché c’erano centinaia di migliaia di ebrei che non sapevano dove andare."

Taha : "E adesso dove andrà il mio popolo?"

Ari: " Per quale ragione dovrebbe andarsene? Questa è la loro patria, come la nostra. Taha non capisci, noi dobbiamo provare al mondo che possiamo vivere insieme. Altrimenti avranno ragione gli inglesi.e che non possiamo governarci senza di loro.”

E Ari nel suo commiato funebre con poesia e passione compressa dal dolore afferma: “Questo è Taha mukhtar di Abu Yesha; questa è Karen segretaria della commissione abitativa baracca 12 del kibbutz di Gan Dafna, non abbiamo un iman che preghi per l’anima di Taha né abbiamo un rabbino che preghi per Karen. Taha meritava di vivere una lunga vita circondato dalla sua famiglia e dalla sua gente e la morte lo avrebbe incontrato come una vecchia amica offrendogli il dono del sonno. È venuta invece da nemica… e Karen che amava tanto la vita non meritata di incontrare la morte alla sua età (15, ndA), è tutta sola, e al buio… Noi (gli ebrei, ndA) tra tutti i popoli non dovremmo più sorprenderci quando la morte di raggiunge, con il mondo impazzito e le stragi in massa dovremmo essere abituati a queste uccisioni senza senso, ma io non mi ci sono abituato e né riuscirò mai ad abituarmici”.

Con parole identiche a quelle pronunciate da Papa Francesco in questi giorni. "Io guardo questi due esseri umani e ho voglio di ululare come un cane. Vorrei gridare al mondo che altri due innocenti sono stati assassinati. È giusto che questi due esseri riposino vicini nella tomba… i morti condividono sempre la terra in pace. Ma non è sufficiente. È ora che ci provino anche i vivi… A poche miglia da qui c’è chi combatte e muore e noi dobbiamo andare a raggiungerli. Ma io giuro sui corpi di queste due persone che verrà il giorno in cui arabo ed ebreo condivideranno in pace e in vita questa terra che hanno sempre condiviso nella morte. Taha vecchio amico e carissimo fratello, Karen creatura di luce, figlia di Israele, Shalom!"


Update del blog pubblicato su Huffpost.it il 24 ottobre 2023





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