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“SUOR DOLORES SOSPETTAVA DI UNA ALLIEVA ANZIANA, SLAVA, TRA I 50 e 60 ANNI ”

Audizione di Msg Miserachs davanti alla Commissione d’inchiesta Orlandi. “ Sono stato ascoltato nel 2012 dalla Gendarmeria .Era presente l’assessore SdS Wells, Ratzinger voleva la verità. La Chaouqui mi ha detto detto di aver portato una cassa a Santa Maria Maggiore”.


di Maria Antonietta Calabrò

 


Roma, 16 ottobre 2024

Estratti dal resoconto stenografico relativo alla parte libera della seduta plenaria del 3 ottobre 2024 con audizione di Monsignor Valentino Miserachs Grau.


PRESIDENTE DE PRIAMO. L’ordine del giorno reca l’audizione di monsignor Valentino Miserachs Grau, Direttore del coro della scuola di musica "Tommaso Ludovico da Victoria", che ringraziamo per la sua presenza e che invito a voler fare una breve introduzione in cui possa dare qualche spunto o riferire ciò che pensa possa essere utile a questa Commissione bicamerale.

​Seguiranno, come da prassi, le domande mie e dei Commissari.

MISERACHS. Signor Presidente, vorrei solo premettere che, per correttezza, ho informato la Segreteria di Stato di essere stato convocato davanti a questa Commissione. L’ho fatto stamattina, però non ho avuto alcun riscontro.Quindi, io sarei venuto tranquillamente, però mi hanno detto in Basilica che, poiché c'è il Trattato del Laterano, è meglio aver informato.

Io ho letto su “Repubblica” come sono state riportate le cose. Prima di tutto, io non sono mai stato il vice direttore della scuola di musica Da Victoria e neanche professore di canto di Emanuela Orlandi. Io tenevo il coro, ero il maestro del coro a cui partecipava anche Emanuela Orlandi, benché io, francamente, non ricordi questa ragazza, perché, fra ragazzi e ragazze che partecipavano, erano un centinaio. (…)

 PARRINI (PD-IDP). Monsignor Miserachs, ho letto delle sue dichiarazioni di qualche anno fa secondo le quali lei, nel 2012, sui fatti riguardanti la scomparsa di Emanuela Orlandi venne interrogato dal capo della Gendarmeria vaticana, Domenico Giani.

Le chiedo se questo risponda a verità o no, perché si intreccia con l'affermazione, spesso ripetuta, che non ci sarebbero state indagini in Vaticano su questa vicenda prima di quella aperta di recente dal procuratore Diddi. Lei conferma che nel 2012 c'è stato questo interrogatorio?

 MISERACHS. Lo confermo. Non so se, oltre a me, sia stato convocato qualcun altro. Questo non lo posso dire. Però, io sono stato convocato dal capo della Gendarmeria. C'erano, mi pare di ricordare, anche l'assessore della Segreteria di Stato e qualche altro gendarme.

PARRINI (PD-IDP). Quindi, è stato convocato nell'ambito di un'indagine che si stava svolgendo?

 MISERACHS. Sì, perché Papa Benedetto voleva proprio far luce sulla questione.

(…..) PAGANELLA (LSP-PSd'Az). Nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa, lei ha avuto modo di parlare con suor Dolores o con altri insegnanti? Che cosa vi siete detti, che ipotesi avete fatto, che suggestioni avete elaborato tra di voi?

 MISERACHS. Allora non si sapeva bene. Io credo che suor Dolores, sinceramente, da quello che mi raccontava, non sapesse nulla. Non poteva avere alcuna connivenza con nessuno. Lei sospettava di una allieva dell'Est, una persona che frequentava la scuola: si chiamava Marta Szepesvari.

 PARRINI (PD-IDP). Suor Dolores sospettava di questa persona?

 PAGANELLA (LSP-PSd'Az). Ma sospettava in che senso? Cosa le ha detto?

 MISERACHS. Genericamente, era una chiacchiera. Non ci fu nessun fatto che provasse che questa persona fosse coinvolta. Era dell'Est, una signora già di una certa età: quindi, si prestava al sospetto. Però, non credo che sia venuto fuori niente.

 RUSSO Paolo Emilio (FI-PPE). Ma sono state fatte delle indagini su questa persona? È stata ascoltata, che lei sappia? Sono state raccolte informazioni? È una pista che non è mai stata approfondita?

 MISERACHS. No, non credo.

 PRESIDENTE. Parliamo di una allieva, però non giovane. Era una signora?

 MISERACHS. Era una signora già sui 50 o 60 anni. Parlava l'italiano con difficoltà e aveva un modo di presentarsi un po' strano. Quindi, uno poteva pensare che forse aveva a che fare con la scomparsa.

RUSSO Paolo Emilio (FI). Che lei sappia, suor Dolores, dopo quanto è avvenuto, ha fatto delle piccole indagini, ha parlato con le ragazze? Si era costruita l'opinione che ci potesse essere una responsabilità di questa signora dell'Est, di cui abbiamo parlato prima. Ha fatto delle indagini?

La seconda domanda è più generica: ma lei che idea si è fatto? Quale potrebbe essere, secondo lei, la fine fatta da Emanuela Orlandi? Le chiedo un giudizio suo personale.

 MISERACHS. Lo sapessi. Se ne sono dette tante.Ultimamente si dicono delle cose che non erano state dette prima, come questo viaggio a Londra.

 RUSSO Paolo Emilio (FI). E le sembra verosimile questa possibilità?

 MISERACHS. Perché no? Non lo so. Io pensavo che potesse essere andata a finire in qualche colata di cemento.

 RUSSO Paolo Emilio (FI). Tornando alla prima domanda che le ho fatto, suor Dolores aveva fatto qualche indagine e, da lì, era giunta alla conclusione che potesse esserci stato un ruolo di questa signora?

MISERACHS. Come ho già detto, di questa persona slava pensava un po' così. Poi aveva unaragazza, che praticamente stava lì con lei. Con loro se ne parlava. Poi, molte volte, qaundo avevo lezione mattina e pomeriggio, mi fermavo anche a pranzo. Aveva un cucinino lì, si mangiava un piatto di pasta e se ne parlava. Quanto ad un'indagine, sì, avrà sentito tanti ragazzi. Altro non so.

 PRESIDENTE. Sulla attività svolta dalla Gendarmeria, quindi da Giani ed Alessandrini, lei già ci ha detto che non sa se, oltre a lei, abbiano sentito alcune persone. Prima, però, ha citato delle figure, come l’assessore per gli affari generali della Segreteria di Stato. Si riferisce a Peter Bryan Wells?

 MISERACHS. Credo che fosse proprio lui.

PRESIDENTE. Era presente?

MISERACHS. Sì. 

 PRESIDENTE. Poco fa l'onorevole Russo ha citato alcune delle cosiddette piste più più recentied ha parlato della cosiddetta pista di Londra. Ci sono degli screenshot, che nel 2023 Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, ha consegnato al promotore di giustizia Diddi, nei quali si fa riferimento a una cassa di documenti e di materiale che sarebbe nascosta nei cunicoli di Santa Maria Maggiore. Secondo lei, è credibile una ipotesi del genere?

 MISERACHS. È la prima volta che ne sento parlare, nel senso che vennero da me proprio il fratello Pietro, con la signora Chaouqui, la quale affermava di aver portato lei personalmente una cassa, di averla consegnata al cardinale arciprete di allora, lo spagnolo Santos Abril y Castelló, e che l'avrebbero portata nel sotterraneo, dove c'è il cimitero dei canonici. Questo lo dice lei, ma io non ho visto simili casse.

 PRESIDENTE. Quindi, la Chaouqui diceva di aver portato lei quella cassa?

 MISERACHS. Sì, di averla portata lei personalmente, di averla consegnata al cardinale edeposta nel sotterraneo della Basilica, dove c'è il cimitero dei canonici e dove c'è anche un museo. Se c'è questa cassa, io non ho alcuna possibilità, attualmente, di accedere al posto. Qualche anno fa, magari avrei potuto, ma adesso la Basilica è stata commissariata.

 IAIA (FDI). Monsignore, lei è una risorsa importante per noi, perché ha vissuto quegli anni.”



ALLA VICENDA ORLANDI DEDICO DUE CAPITOLI DEL MIO NUOVO LIBRO “IL TRONO E L’ALTARE “



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