UNA QUERELA ARCHIVIATA, IL PRESUNTO PIANO DI PACE PER PUTIN E LA CADUTA DI DRAGHI.
di Maria Antonietta Calabrò
La foto è tratta dal libro “IL TRONO E L’ALTARE” , capitolo “Le spie che non esistono”
Un tweet scherzoso , che qualcuno non ha preso bene, una querela ed adesso il definitivo decreto di archiviazione, essendo scaduti i termini di opposizione. Era il 2 giugno del 2022 e alle 16.40 univo in poche battute i tre fatti di quel giorno. “Il Patriarca Kirill la sfanga grazie ad Orban, #. Salvini tra i due fuochi di #Chaouqui e #Marogna . Non ci resta che gridare: God save The Queen”.
In effetti quel giorno il Patriarca Kirill si salvò dalle sanzioni che la Ue avrebbe voluto in quanto oligarca russo, Francesca immacolata Chaouqui aveva rilasciato a Repubblica.it (che la ripubblicò nell’edizione a stampa il giorno dopo) un’intervista in cui smentiva di entrarci nulla con il tentativo di portare Salvini a Mosca grazie all’avvocato Francesco Capuano e allontanando da sè i sospetti li lanciava su Cecilia Marogna all’epoca già sotto processo in Vaticano per i fondi della Segreteria di Stato. Era il 2 giugno e a Londra proprio quel giorno erano iniziati i festeggiamenti per il giubileo di platino per i 70 anni di regno della regina Elisabetta II. Ebbene, incredibilmente, per quel tweet la Chaouqui mi ha querelato. Passati due anni,è arrivato per me il decreto definitivo di archiviazione.
Un breve tweet. Che cosa metteva sotto i riflettori ? Forse vale la pena ricordare che cosa accadde in quei giorni.
Un presunto piano di pace per Putin.
Il 30 maggio 2022 saltò agli onori della cronaca un personaggio in collegamento con i russi :il consulente diplomatico del segretario della Lega, Matteo Salvini, l’avvocato Antonio Capuano. Intervistato dal quotidiano La Repubblica spiegò il retroscena di un clamoroso flop. Il successivo 2 giugno avrebbe dovuto andare a Mosca proprio con Salvini per aprire trattative di pace, tre mesi dopo l’invasione dell’Ucraina del febbraio 2022. Ma in quelle ore era stato tutto annullato .«Avremmo dovuto presentare un piano di pace in quattro punti.” Al primo punto: individuare una sede neutrale in cui aprire i negoziati. Abbiamo due ipotesi, entrambe sondate”. Alla domanda: “Allude allo Stato Vaticano e alla Turchia?”, risponde :”Lo dice lei. Mi sembra che venerdì sia uscito sui giornali che Salvini abbia fatto una visita in Vaticano.” Poi parla di tre paesi che avrebbero dovuto fare da garanti, ed in aggiunta “un garante morale”. Domanda: “Il Papa?” .Risposta: “Lo dice lei”.
Nei mesi precedenti, proprio all'inizio del conflitto, Salvini era già volato in Polonia, ai confini con l'Ucraina per visitare i rifugiati. Ad attenderlo però c’erano state soprattutto le contestazioni del sindaco della città di Prezmisyl, Wojciech Bakun, che aveva deciso di non ricevere il leader della Lega in polemica con la maglietta inneggiante a Putin indossata dal senatore leghista nel 2017 sulla Piazza Rossa di Mosca. Uno scontro che mediaticamente ha fatto il giro del mondo.
Capuano, Chaouqui e Marogna
"Non sono stata io che ho presentato questo Capuano a Matteo Salvini", dichiarò la Chaouqui nel pomeriggio del 2 giugno, poco prima del mio tweet..Raccontano altro.”Sicuro! Non sono stata io! È una cosa che mi offende...".Lei conosce Capuano...? “L'ho visto un paio di volte mentre faceva anticamera negli uffici della Lega. So chi è e quindi non avrei mai potuto dire una parola per lui. Ma avete visto che cosa è successo?". Chaouqui, la pr, ex membro della Cosea vaticana, prende le distanze dal naufragio dell’iniziativa, lasciata cadere innanzitutto da Mosca, dove il leader leghista - si era nel frattempo saputo - avrebbe potuto incontrare solo qualche esponente parlamentare e non certo Putin.
Chaouqui, da anni molto vicina a Salvini, si smarcò anche da un’altra debacle del leghista. “ Salvini è un mio amico. E sul viaggio in Polonia voglio chiarire una cosa: io ero al confine con la mia Onlus e lui ha deciso di venire a visitare il confine. Nella storia con il sindaco polacco io non ho avuto alcun ruolo".
Nella risposta all’ultima domanda dell’intervista, l’ex commissaria vaticana passa dalla difesa all’attacco. La sua risposta chiama in causa la “dama del cardinale” Becciu, Cecilia Marogna. Alla domanda :” Le risulta che Capuano sia amico di Cecilia Marogna, l'altra signora dei misteri vaticani?” Ribatte: : “Diciamo che, fra simili, si capiscono bene".
Capuano in Vaticano
Com’è noto, con una mossa che non ha avuto precedenti, Papa Francesco il 25 febbraio 2022, giorno dopo l’invasione, si era recato personalmente nella sede dell’ambasciata russa presso la Santa Sede, in via della Conciliazione 10, per incontrare l’allora ambasciatore russo Alexander Avdeev e cercare una via di uscita al conflitto. La Sala stampa vaticana spiegò allora che il Pontefice si era recato in ambasciata per manifestare la sua preoccupazione per quanto sta accadendo. L'incontro era durato circa mezz'ora. Il Segretario di Stato Parolin il giorno prima aveva detto che c'era ancora spazio per una "mediazione".
L’incontro di Salvini in Vaticano ricordato da Capuano era avvenuto il 27 maggio 2022. Il leader della Lega era entrato in Vaticano e alle 8,30 era salito in Segreteria di Stato per un colloquio proprio con Parolin. Nel pomeriggio aveva annunciato la volontà di intraprendere un viaggio a Mosca per incontrare Vladimir Putin o i ministri di Putin, come ha poi confermato in diverse interviste. L’iniziativa aveva irritato il Quirinale (tra l’altro l’appena nominato ambasciatore italiano presso la Santa Sede era stato consigliere diplomatico di Mattarella fino a pochi mesi prima). Nè il premier Draghi né la Farnesina ne sapevano nulla.
Inoltre, l’incontro in Vaticano di Salvini peraltro era avvenuto il giorno dopo una telefonata intercorsa tra Draghi e Putin per permettere l’ attraversamento del Mar Nero alle forniture di grano dell’Ucraina il cui blocco aveva rischiato di affamare milioni di persone in tutto il mondo.
Il portavoce della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, a richiesta di precisazioni e chiarimenti non aveva commentato. Ma c’è stato un indizio di una forte attività delle strutture di comunicazione vaticane: il riferimento a Parolin è sparito dai resoconti e commenti dei quotidiani del giorno dopo. Segno evidente che la Santa Sede non intendeva essere strumentalizzata dalla gestione leghista della comunicazione su questi suoi incontri Oltretevere.
Anche in considerazione del fatto che per anni Papa Francesco non ha mai voluto incontrare Salvini neppure nella sua veste ufficiale di ministro dell'Interno, e neppure in occasione di ricorrenze formali come la festa della Polizia e della Gendarmeria, a motivo delle politiche da lui perseguite dal leader della Lega sui migranti.
Come noto, dopo la videochiamata del 16 marzo 2022 fra papa Francesco e il patriarca di Mosca Kirill, si era parlato di un loro possibile incontro a Gerusalemme. Ipotesi poi annullata perché il meeting poteva «portare molta confusione». Due mesi dopo, il Papa ci riprovò. Ed il punto vero è proprio questo. Cioè che Papa Francesco aveva ribadito il 29 maggio 2022 in un biglietto autografo inviato al presidente dell’Associazione russa degli antichi credenti (legata al metropolita russo ortodosso Hilarion) di voler andare a Mosca.
Il giorno dopo, 30 maggio, l’influente amico di Putin, Serghej Markov, interpellato sull’iniziativa di Capuano e Salvini di andare in Russia, ha risposto chiudendo ogni spiraglio e ha dichiarato al Corriere della Sera che il patriarca Kirill aveva espresso un giudizio non positivo sulla visita di papa Francesco.
L’inserimento di Salvini (con la sua presunta visita a Mosca) è stato solo improvvido e maldestro? Oppure ha offerto il destro ai piani di chi (Putin, Kirill) non voleva il Papa mediatore, e voleva prolungare la guerra? La risposta si può trovare guardando ai fatti emersi nei mesi successivi.
Ombre russe sulla fine del governo Draghi. Capuano, una biglia, l’Italia e il Vaticano.
Il nome dell’avvocato Capuano ritornò infatti in un articolo de “La Stampa “ del 22 luglio 2022 in cui si descrivono presunte “manovre russe” sulla fine del governo Draghi . La vicenda è deflagrata durante la riunione di quel giorno del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, presieduto da Adolfo Urso, FdI) che alle 9 era convocato per approvare la Relazione sulla Difesa europea. Il caso questa volta ruotava intorno a un nome “pesante”, quello di Oleg Kostyukov un giovane diplomatico russo di stanza a Roma, “vicario dell’ufficio politico dell’ambasciata russa». E soprattutto figlio dell’ammiraglio direttore del Gru , il servizio segreto militare di Mosca, quindi con un ruolo di primissimo piano nella guerra in corso contro l’Ucraina. È lui l’uomo che ha materialmente comprato i biglietti per il viaggio di Salvini a Mosca. I documenti di intelligence estera (non italiana , ha detto il sottosegretario Gabrielli) citati dal quotidiano torinese mettono in evidenza una serie di conversazioni tra il 27 e il 28 maggio 2022, con Capuano.
Kostyukov figlio, inoltre avrebbe fatto parte della “cordata” di Alexei Paramonov influente diplomatico, ex console russo a Milano (2008-2013) che quell’estate era considerato possibile nuovo ambasciatore russo presso la Santa Sede.
Il 7 luglio 2022 nella sua qualità di direttore del Primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo Paramovov aveva definito l’Italia«uno dei Paesi più ostili» minacciando “conseguenze irreversibili” in caso di adesione al sistema di sanzioni contro Mosca.
Secondo il resoconto del quotidiano La Stampa del 22 luglio , a fine maggio 2022, il figlio del capo del GRU, Kostyukov si sarebbe informato proprio dall’avvocato Capuano, emissario del leader della Lega, Salvini, se il quel partito sarebbe stato disponibile a ritirare i suoi ministri facendo cadere il governo Draghi . E questo proprio mentre Salvini organizzava con lui la sua trasferta a Mosca , poi abortita.
Il governo italiano invece è caduto davvero. Erano queste le “conseguenze irreversibili” prospettate da Paramonov?
Nell’ottobre 2023 Paramonov è stato nominato nuovo ambasciatore di Mosca in Italia, dopo che la sua designazione presso la Santa Sede non era andata a buon fine. Forse proprio per le manovre dell’estate 2022.
Le elezioni anticipate del settembre 2022 hanno riportato Salvini nel governo del nostro Paese come vicepremier e già alla vigilia delle elezioni europee 2024 non ha fatto mistero di voler “aprire” a Putin.
Insomma, vennero sbaragliati con la sola biglia di Capuano sia l’Italia che il Vaticano.
13dicembre 2024
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